“Pietro e Paolo a Roma”, al Sistina lo spettacolo che “umanizza” i patroni della Chiesa

In occasione dell’anno giubilare, dal 24 al 28 giugno, al Teatro Sistina di Roma torna in scena “Pietro e Paolo a Roma” di Michele La Ginestra, con Fabio Ferrari. Nei cinque giorni di programmazione, lo spettacolo andrà in scena alle ore 20.30.

L’intento è di avvicinare i giovani al messaggio di Cristo, attraverso il racconto degli ipotetici incontri avvenuti a Roma tra i due santi. Innanzitutto umanizzando la figura di Pietro e Paolo, facendo nascere tra il pubblico un confronto sui temi della fede, uno stimolo alla riflessione ed alla disponibilità all’ascolto.

Per questo è istituita una convenzione speciale per tutti i gruppi parrocchiali e accompagnatori, con biglietti scontati.

Sinossi dello spettacolo

“29 Giugno – Pietro e Paolo a Roma” è uno spettacolo scritto con l’intento specifico di “riportare Pietro e Paolo tra le vie di Roma”, il luogo dove i due apostoli hanno vissuto per parecchi anni, prima di terminare il loro percorso terreno, dove sono stati sepolti, e dal quale il messaggio di Cristo è divenuto universale.

Rappresentato in occasione della Solennità dei Santissimi Apostoli del 29 giugno 2024, di fronte alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, verrà riproposto in versione “riveduta e corretta” al Teatro Sistina.

Il testo affronta le tematiche che sono alla base della fede cristiana, con un linguaggio semplice, che possa essere alla portata di tutti gli spettatori, anche di coloro che non sono cultori della materia; è sicuramente profondo, ma al contempo anche molto divertente e poetico. La sagacia e la spontaneità del linguaggio, tipici della penna di Michele La Ginestra, descrivono una serie di probabili incontri tra Pietro e Paolo, avvenuti proprio in quel della città eterna, negli ultimi anni della loro vita.

I dialoghi serrati raccontano l’umanità dei due santi, che si ritrovano a discutere inizialmente delle “problematiche” quotidiane: che si parli di cibo, del lavoro o del rapporto con le donne, salta all’occhio la loro profonda diversità, culturale e caratteriale. Ma quando il confronto si sposta sui temi della fede, per quanto l’approccio ed il cammino di ognuno sia evidentemente differente, si apprezza quella comunione di intenti, che, a duemila anni di distanza è ancora il collante della Chiesa cattolica.

L’attenta regia di Roberto Marafante, con le musiche del maestro Emanuele Friello, armonizza la recitazione con il canto ed i movimenti coreografici dei performer sul palco, sottolineando i passaggi di tempo tra una scena e l’altra; la scenografia essenziale, ma al contempo puntuale, ed i costumi dai colori della pittura barocca, ci regalano una delicatezza d’insieme, che tocca il cuore dello spettatore.

Uno spettacolo che parla di fede, in modo semplice ed attuale, adatto a tutti coloro che, credenti o non, vorranno mettersi in ascolto.

Finalità culturali e pedagogiche

La mission è di avvicinare al pubblico le figure “immense”, ma spesso per questo “irraggiungibili”, dei due santi Pietro e Paolo, patroni della chiesa cattolica.

L’umanizzazione di queste due figure e l’inserimento in un contesto quotidiano non fa perdere forza alle loro argomentazioni, ma aiuta a comprendere il concetto che la santità può appartenere a tutti, anche a chi ha perseguitato, peccato o tradito.

Uno spettacolo, divertente e profondo al momento stesso, che vuole avvicinare “all’ascolto” tutti gli spettatori.

Nella speranza possa suscitare il vostro interesse, cogliamo l’occasione per porgere un cordiale saluto


I biglietti sono acquistabili:

- presso il botteghino del Teatro Sistina (via Sistina 129)

- presso il botteghino del Teatro 7 (via Benevento 23)

- online sul sito: www.ilsistina.it

Tel. 06 4200 711


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