forse per conoscerlo di più e per capire che è uno che ha da dire ancora parole al mondo di oggi, a ciascuno di noi…
Se sei qui per altri motivi, magari per ammirare questa immensa Basilica, forse puoi cogliere questa occasione per incontrare quel Gesù che può dire parole di senso alle nostre vite che spesso arrancano nel cercare il senso di ciò che accade…
Sappiamo bene che ci sono altre concezioni dell’uomo, altre religioni, altre idee di libertà, cose tutte meravigliose perché ci dicono quanto l’uomo abbia cercato il senso, il divino, l’umano … noi però vogliamo dire che abbiamo trovato una strada che possiamo percorrere per mettere in moto l’umano che ci abita, abbiamo creduto a una parola che ci ha aperto orizzonti di senso, a volte pure faticosi, una strada che può fare della vita un capolavoro, quella strada ha un nome: Gesù.
Non siamo strani se pensiamo che per lui vale la pena vivere e morire. Se lo conosci davvero lo scoprirai con gioia anche tu.
Il suo amore fino all’estremo spalanca a noi uomini l’umano e tutto può trovare senso.
Perché non provare?
A noi mette sempre nel cuore una grande speranza… sono parole che pronunzia un uomo disperato e abbrutito, che ha smarrito l’umano, ma che riesce a vedere in Gesù la speranza:
Colui che ebbe pietà di tutti gli uomini, colui che tutto e tutti comprese avrà pietà di noi, egli è il solo giudice, egli verrà nell’ultimo giorno … e perdonerà mia figlia Sonja… e tutti giudicherà e perdonerà, i buoni e i cattivi, i saggi e i mansueti… E quando avrà finito con tutti, allora apostroferà anche noi: “Uscite, dirà, voi pure! Uscite ubriaconi, uscite voi deboli, uscite voi viziosi!” E noi usciremo tutti senza vergognarci, e staremo dinnanzi a Lui. Ed egli ci apostroferà: “Porci siete! Con l’aspetto degli animali, e con il loro stampo, però venite anche voi”. E obietteranno i saggi, obietteranno le persone di buon senso: “Signore! perché accogli costoro?” Ed Egli risponderà: “Perché li accolgo o saggi, perché li accolgo o voi ricchi di buon senso? Perché nessuno di loro se ne è mai creduto degno…”. E ci tenderà le sue mani e noi vi accosteremo le labbra, e piangeremo… e capiremo tutto. E capiremo tutto… Signore venga il tuo Regno.
(Fëdor Michajlovič Dostoevskij: Delitto e castigo Parte prima, II)