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La Necropoli

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Scritto e letto da Pietro Zander

La Necropoli Vaticana si trova sotto il livello delle Grotte Vaticane, a una profondità compresa tra i tre e gli undici metri rispetto al pavimento della navata centrale della basilica. Qui è possibile riscoprire le testimonianze storiche e archeologiche più significative della basilica di San Pietro e ripercorrere l’antica strada in terra battuta che conduce alla tomba del Principe degli Apostoli.

La scoperta del sito risale ai primi anni del pontificato di Pio XII (1939-1958), che volle intraprendere una serie di esplorazioni archeologiche nell’area della Confessione Vaticana e nella parte centrale delle sacre grotte. 

Al momento degli scavi tornarono alla luce gli edifici in laterizio del II secolo, un tempo all’aperto, divenuti nel IV secolo le fondazioni della prima basilica petriana. La necropoli era infatti ancora in uso quando fu interrata da Costantino, il quale ordinò la demolizione delle parti superiori degli edifici sepolcrali e il loro interramento, nella ferma volontà di costruire esattamente sulla tomba di Pietro la più grande basilica dell’Occidente: una basilica divisa in cinque navate da 88 colonne, un tempio maestoso che aveva il pavimento alla stessa quota del “Trofeo di Gaio”.

Fu un’impresa grandiosa, che comportò un movimento di terra di oltre 40.000 metri cubi per livellare il doppio scoscendimento del colle Vaticano, che appariva dolcemente in salita da est verso ovest, ma che era anche fortemente scosceso da nord verso sud in direzione della valle del circo. La necropoli che si estendeva sulle pendici meridionali del colle finì con il trovarsi sotto la navata centrale della basilica e fu pertanto indispensabile demolire la sommità degli edifici sepolcrali che superavano in altezza la quota stabilita per il pavimento della nuova chiesa. La basilica voluta da Costantino e da papa Silvestro, se da un lato determinò la fine della necropoli romana, dall’altro ne garantì la conservazione fino ai nostri giorni.

Un calcolo approssimativo delle tombe ad inumazione e ad incinerazione lascia supporre che i 22 edifici sepolcrali, rinvenuti nel corso degli scavi, furono progettati per ospitare circa 1000 sepolture. Di questa moltitudine di uomini, donne e soprattutto bambini, le iscrizioni ci hanno tramandato i nomi di alcuni personaggi provenienti da famiglie di liberti imperiali.

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