Una “casa” a impatto zero che tutti accoglie e tutti incoraggia a crescere in umanità

a cura del

Card. MAURO GAMBETTI*

Presentiamo le prime realizzazioni di un progetto della Fabbrica di San Pietro che mira a rendere la Basilica vaticana, con la comunità che la anima e con i milioni di pellegrini e turisti che ogni anno la visitano, una “casa” a impatto zero, che tutti accoglie e tutti incoraggia a crescere in umanità.

In un mondo occupato da altre crisi – le guerre, l’instabilità economica, l’intelligenza artificiale – quella ambientale potrebbe apparire retrò. In realtà, il cambiamento climatico e la sostenibilità sono ormai entrati a far parte stabilmente delle agende educative, politiche e industriali dei Paesi occidentali.

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Oggi se ne parla meno, forse non soltanto a motivo delle altre drammatiche emergenze che segnano le nostre giornate e i nostri pensieri, ma anche perché i temi ambientali non sono più delle “novità” e sono entrati a far parte delle questioni strutturali che riguardano lo sviluppo o il declino delle civiltà, collegati come sono a economia (ESG, green jobs, transizione energetica), salute pubblica (inquinamento, cibo, stili di vita), giustizia sociale (chi paga il prezzo del cambiamento climatico?) e tecnologia (energie rinnovabili, smart cities, mobilità elettrica).

Colgo in questo mutamento di postura dell’opinione pubblica mondiale – si noti che le marce per il clima, i Fridays for future e le proteste dei giovani in genere si sono rarefatte o dissolte – un segnale di “semaforo verde” per tutti gli “attivisti” come noi, più propositivi che oppositivi. Senza dimenticare che ci sono forti resistenze, culturali, politiche, aziendali (polemiche di alcune categorie contro normative ambientali, tagli al Green Deal o alle spese per il clima in nome della crescita economica), che potrebbero richiedere forme di protesta – perché la crisi ambientale più è normalizzata e accettata passivamente più è pericolosa e urgente da affrontare –, credo sia il tempo di mostrare la bontà e la lungimiranza dei piani climatici ufficiali.

In tal senso, lo Stato della Città del Vaticano è impegnato da molti anni a promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso politiche ecologiche per salvaguardare l’ambiente e fornire strategie di risparmio energetico, nello spirito dei principi della Enciclica Laudato Sì, della Esortazione Apostolica Laudate Deum e dell’Encilica Fratelli Tutti. Riprendo, ad esempio, il testo del comunicato stampa del novembre 2023 in cui veniva presentato il programma della mobilità sostenibile denominato Conversione Ecologica 2030: “il Governatorato si è impegnato a raggiungere la neutralità climatica attraverso il responsabile uso delle risorse naturali, l'attuazione di progetti finalizzati all'efficienza energetica e l'aggiornamento dei nostri asset tecnologici, la mobilità sostenibile, la diversificazione e l'approvvigionamento di prodotti energetici più puliti o alternativi per il trasporto, lo smaltimento dei rifiuti e lo sviluppo di futuri e concreti progetti di riforestazione”.

Se a questo programma si aggiungono le iniziative di preghiera e di studio promosse da diversi Enti vaticani, nonché la recente inaugurazione a Castel Gandolfo del Borgo Laudato Si'– un laboratorio di ecologia integrale e di economia circolare –, si comprende a quale forma di attivismo facevo riferimento: un impegno concreto ed esemplare di transizione ecologica e sociale secondo la dottrina sociale della Chiesa.

In questo orizzonte di spiritualità, pensiero e azione si inserisce il progetto di sostenibilità relativo al complesso monumentale della Basilica di San Pietro che la Fabbrica ha messo in campo. Complessa l’architettura monumentale, complesso il campo di intervento, per vincoli, volumi, numeri, complessa l’operazione per realizzarlo.

Al riguardo, ringrazio sentitamente il prof. Walter Ganapini per la competenza, la generosità e l’umile fedeltà con cui guida il Comitato Scientifico, supportato dai tecnici e dalle maestranze della Fabbrica. Per affrontare la complessità dell’operazione, abbiamo avuto bisogno di un Comitato di alto profilo, costituito ad hoc, multidisciplinare, che annovera tra i suoi membri persone che riflettono le stesse caratteristiche valoriali del prof. Walter. Anche a loro esprimo la nostra profonda gratitudine, che estendo ai diversi Enti e Società coinvolte nel progetto, come pure al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per il supporto che ci offre.

*Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro